Corso Istruttore di Sopravvivenza.

Habemus Survival Instructor.
 Ebbene si tra le tante pazzie che ogni tanto tiro fuori dal cilindro c'è anche questo. Sono Ufficialmente un Istruttore di Sopravvivenza!!!

Dopo una dura selezione ed un entusiasmante corso con il Master del CSENSURVIVAL, sono arrivato dopo 4 mesi ad affrontare l'esame che per quanto potesse sembrare semplice mi ha sfiancato per qualche giorno. Test scritto, tesina e discussione finale. Subito dopo con i miei compagni di avventura ci siamo trovati con gli occhi bendati dentro una macchina che ci portava chissà dove....

un momento di pausa.
Arrivati sul luogo in cui avremo iniziato la nostra marcia di Orientamento l'istruttore ci ha fatto togliere la benda, ci ha dato un foglio con le coordinate dei punti che avremo dovuto toccare, ma non quelle del punto dove ci ha scaricati e se ne andato. A qualche km c'era un villaggio e visto che il buio non ci dava la possibità di fare un punto di stazione ci siamo mossi verso il paese e abbiamo frugato in una cassetta della posta per leggere l'indirizzo che c'era scritto sopra....eravamo a San Pellegrino!!! Cartina e bussola per capire dove dovevamo muovere e via, con il vento contro ed una luna piena che a tratti si nascondeva timida dietro le nuvole cariche di acqua e neve!!! Iniziamo a salire e la cartina ci diceva che non avremo fatto altro che salire per svariate decine di KM, il percorso era più pesante di quanto potessimo immaginare, ma ormai avevamo deciso di camminare tutta la notte! Il freddo pungente iniziava a solleticare i polmoni,  la salita a farsi sentire e arrivati quasi in cima la bufera mista di neve e acqua ci ha costretto a fermarci e a creare un bivacco per passare qualche ora in "tranquillità". Dopo vari tentativi ci siamo accesi un fuoco consolatore che ci ha permesso di cuocere qualche tocchetto di carne ma soprattutto asciugarci gli indumenti fradici di sudore e pioggia. Costruito il riparo ci siamo sdraiati per riposare ma il freddo non ci aiutato tanto e dopo un paio d'ore ci siamo rimessi in viaggio direzione Castelluccio e accompagnati dal vento contrario abbiamo raggiunto il primo punto in prima mattinata e il secondo poco prima di pranzo.


Fuoco!!!




Prima della partenza io e Peppe "Nonneto"

 














Davanti a noi il monte Patino innevato come se fosse febbraio, si ergeva minaccioso, ma una volta impostato il cervello su "Mulo", neanche il Monte Patino può fermarci!!!
Ultima Parte del Percorso.
I percorso è incantevole e la valle è talmente bella che solo pensare che manca poco all'arrivo e al "Riposo". Stiamo ormai camminando da decine di KM e farne 10 in più non ci pesa più di tanto , anche perchè, come dice il mio amico Roberto..."POI PASSA!!!" Lungo tutto il tragitto abbiamo potuto assaporare i frutti della rosa canina che ricca di zuccheri ci ha ricariato e a giudicare dalle tracce organiche trovate per terra hanno regalato energia anche alle tante Volpi che abitano queste montagne!


Rosa Canina


Feci di Volpe ricca di semi di Rosa Canina
 













Dopo qualche ora di marcia forzata con la stanchezza nelle gambe inizia la discesa verso le ultime coordinate. Manca poco all'arrivo e una volta arrivati alla forca che divide Norcia a Preci ci divide dall'arrivo l'ultima salita che facciamo con molta disinvoltura arrivando alle 15 del pomeriggio e scoprendo con gioia che siamo il primo gruppo ad arrivare!
Approfittiamo della luce per farci un comodo riparo per la notte e per accendere un buon fuoco per asciugare e riscaldare le ossa che in queste ore sono state messe alla prova da pioggia, vento, neve e freddo!
Dopo aver costruito il nostro rifugio, acceso il nostro fuoco ci siamo lavati alla fontana e ci siamo dedicati alle salsiccie fresche che ci siamo trascinati per un paio di giorni nel marsupio! Dopo una bella camomilla calda siamo "Svenuti" alle 20 e trenta dal sonno!
Alle 07 mi ha suonato la sveglia e dopo una lavata alla fontana con l'acqua ghiacciata, ho rianimato il fuoco e messo a bollire 1/2 litro d'acqua che mischiato a un po di latte concentrato nescaffè liofilizzato e 4 quadretti di cioccolato fondente diventano una ricca e calda colazione anche per i miei due compagni di avventura, Cucciolo e Nonneto!


Dopo la colazione abbiamo iniziato le altre prove valutative che ci hanno portato a terminare il corso, tra queste c'erano le prove trapping, raccolta dell'acqua, tiro con il proprio arco a 20 mt su un bersaglio di 30 cm, costruzione di armi primitive ed il loro utilizzo, segnali di emergenza terra aria e tante altre prove. Tutte prove che comunque possono tornare utili in qualsiasi occasione, perchè per sopravvivenza non si intende ciò che sempre accade nei films (es. cast away o simili), ma anche perdersi in mezzo ad un bosco durante la ricerca di funghi o asparaggi. Insomma sapere come comportarsi in una situazione inattesa!!!


Simulazione di una segnalazione di Fumo
 



Prova di tiro con Arco Storico da 20 mt.

Parte del Percorso


Piume Stabilizzatrici Atl-Atl

Amigdala, il primo Coltello Multiuso


Lame e Punte di Freccia Primitive



Ago in Osso
 
Lancio con l'ATL ATL

Pausa durante la Marcia Notturna
Special Breakfast





In Marcia


Parte del Percorso


Neve, Freddo e Vento!!!
  














I miei Compagni di Viaggio
Check Carta in mezzo al Bosco

I cellulari sigillati per tutto l'esame.

Ultimi Sforzi.
La costruzione della "Reggia"
Arriva la Bufera
Giaciglio

Io, Stefano e Francesco.